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Press and Reviews

SUGGESTIVE OXYMORONS

Pierfranceso Listri

Antonella's works propose an evocative oxymoron: they offer themselves, on first reading, as portions of reality (chosen with omnivorous interest) captured and described with extreme skilfulness of drawing and with an extraordinary cheerfulness of colour. Our author appears as the intelligent chronicler of daily life and beyond, captured with intrigued grace. In reality, however, Antonella paints and casts in her paintings almost always a strong symbolic value of an ethical and other kind and, for the most part, with a high emblem of resentful femininity. Her story is a long one, as she began drawing at the age of seven; she continued during her school years in her native Umbria, until one of her teachers proposed her as a natural candidate for the Academy of Fine Arts. In her early twenties, she practised acrylics, alongside a graphic artist who taught her - one can still see today - a few secrets. Her first significant period was devoted to naive works, which she gradually refined over time. Wife and mother, she neglected painting for these tasks for ten years, only to take it up again, in the new climate in Vienna where she worked, alongside a named painter, with the oil technique. Later, in London, he delved further into the secrets of a career that, as we can see, nourished and moved from the intellectual turmoil of Vienna to the tranquil beauty of his native Umbria and then Tuscany and the up-to-date and intellectual spirits of the London capital. Among her masters, more in spirit than in style, were Orazio Gentileschi and Caravaggio, fascinated by his luminosity. Today she also teaches art history. But the basic idea, it has been said, lies in the mixture of the details of reality and its symbolic meanings. In addition, she lives with shared intelligence that sense of duality that is in every creature and that tends - even in the duality of male and female - to the conquest of what she herself calls 'a just balance', not to mention another duality, that between the Calvinist rationality of northern Europe and the Latin southernity of her Mediterranean homeland. Observing her long production, one notices the great variety of her subjects, which range from marine scenarios to snowy ones, from the symbolism of the mask (today's betrayal of true reality) to the theme of the embrace, up to strange figurative opposites, such as a splendid swarm of butterflies stopped on the canvas or, on the other hand, a daunting chain of DNA navigating in space and marking her emotional and family ties. Antonella has the gift of combining a great drawing quality, and thus precision of form, with a sonorous chromatic vivacity (passionate red is her most feminine colour). Details and light are, together with the symbolic weight of things and situations, the most suggestive form of her storytelling in painting. So, a modern and ancient artist, curious but still firm to certain principles, happy and varied like one who loves life and loves to portray the world, as visitors to this fine exhibition, which takes place in Florence in a prestigious gallery in the city centre, will be lucky enough to grasp.

Le testimonianze reali ed il fascino delle "Avventure" fantasiose

Renato Lamperini

Lo stimolo delle intuizioni intellettive e l’equilibrio interiore, in perfetta ed armonica sintonia, formano la sintesi delle trascrizioni pittoriche di Antonella Brizioli, le quali prevaricano l’elemento presente e confermano i valori di un passato remoto, instaurando un interessante dialogo, con un linguaggio spontaneo e comprensibile, tra uno spirito aperto e sereno e la vastissima generalità umana.

 

L’operato pittorico di Antonella Brizioli, infatti, non limita l’effetto alla gioviale contemplazione, ma costituisce una ricerca sulla conduzione di un particolare modo di vita, articolata, al di là della stessa oleografia scenica, da sensibili fusioni tra testimonianze reali e fantasia.

 

I suoi paesaggi innevati e caratteristici ripropongono le condizioni ambientali più affabili e concrete di epoche dimenticate dall’uomo, e gli aspetti più sublimi della natura “ritratti” nelle limpide e suggestive atmosfere silenti delle radure imbiancate o di boschi fioriti incontaminati, rivelano l’intensa partecipazione emozionale dell’artista ed infondono un dolce abbandono mnemonico nell’osservatore.

 

I due inconfondibili personaggi, presenza artefice della possibile armonia uomo-ambiente scoprono, con i loro giochi, il lato malizioso del racconto come a voler sottolineare che è l’uomo in definitiva a creare l’assurdo fantastico proprio, perché esso dimentica facilmente il ruolo principale della natura.

 

La capacità dell’artista di sentire e di interpretare, in chiave di realismo lirico in abbinamento al trasporto ideativo, eleva la condizione di una personalità giovane, ma ricca di una forte sensibilità umano-compositiva, che riesce a trasmettere il calore del vecchio “mondo” riscoperto unitamente al fascino misterioso delle “avventure” fantasiose.

 

Un linguaggio, quello di Antonella Brizioli, che si riallaccia, per certi aspetti, alla cultura naif, ma che “corre” libero e coerente nel gusto, delicato nella forma, avvolgente nelle sensazioni più intime, e fertile nell’immaginazione.

Interview with Antonella Brizioli Brizioli
From the magazine “Rainbow“ – Bern: 30 Italian artists exhibit CISAP Bern, 04.12.1981

Mario Lo Russo

Antonella is painting Naive and lives and works in Perugia. She paints with the spontaneity of a teenager and her paintings enchant the observer with the successful treatment of her topics.

 

Her favourite colours are white, purple and blue, and she is able to create a surprisingly warm aura from these colours.

 

Rainbow: Your paintings do not seem to represent reality, but nevertheless they inspire a sense of an “idyllic ecstasy”.

 

A.B.: I have always attempted to represent everyday activities, but in a simple and untouched world. Therefore the viewer has the impression of something unreal, something phantastic in my paintings.

 

Rainbow: Your pictures do not represent the existential struggle of mankind.

 

A.B.: Life for me, because of my heightened sensitivity, is a constant struggling for balance and perfection. Therefore I seek through my paintings an ideal and remote place of existence, trying to flee the meanness and selfcentredness of life. Painting a snow-covered mountain for example, fills me with peace.

 

Rainbow: Would you like to say something to your contemporaries here in Switzerland?

 

A.B.: First of all I am very pleased to have the possibility to participate in this exhibition in Bern. Secondly I would hope that all our generation may live in a better and fairer future. I really do hope that the reality of tomorrow will be like the subjects of my paintings

VERNISSAGE DI ANTONELLA BRIZIOLI

07.08.2015 – ESPOSIZIONE OPERE D’ARTE PRESSO L’HOTEL VILLA LA PALAGINA

FIGLINE VALDARNO (FI) – (DAL 1° LUGLIO AL 31 AGOSTO 2015)

Critica d’arte della Dott.ssa Barbara Lombardi Santoro

„Durante la presentazione dei vari artisti che ho avuto la fortuna di incontrare

nella mia vita, ho tante volte sentito dire come loro fin dalla prima infanzia abbiano avuto

le lodi di nonni e genitori, l’incoraggiamento e il sostegno di amici di famiglia che

rimanevano stupiti davanti ai loro disegni di bambini. Artisti in fasce che poi hanno

proseguito con scuole d’arte e Accademia di Belle Arti fino a farsi un nome nell’attuale

mondo dei pittori di oggi. Ma qui Antonella, dopo un inizio precoce e vari anni dedicati ad

apprendere i rudimenti e le tecniche pittoriche, ha dovuto fare scelte diversificate per poter

sfondare in un mondo linguistico e culturale totalmente lontano dal sogno artistico.

Senza mai mollare i pennelli e senza mai dimenticare l’odore dell’acquaragia, alternando

toni d’eloquenza e di glottologia con le matite e i colori, ha cominciato a presenziare ad

alcune mostre e a partecipare ai primi concorsi di pittura. Poi la conoscenza in Austria di

un noto pittore come Arik Brauer l’ha avvicinata alla tecnica dei colori ad olio. Da qui la

„cesura“: abbandonato il mondo della fiaba e della natura „naif“ si è cimentata in tecniche

nuove, senza mai allontanarsi dalle tematiche dei fiori, dei volti, degli scorci paesaggistici

che ha vissuto nel nostro Bel Paese, sempre ricco di spunti e suggestioni.

Se dovessi dare un titolo alle sue mostre suggerirei: „Realtà e Poesia“ quasi il

binomio classico della pittura dal vero. Colori solari per lo più il rosso e il giallo, impastati

quasi di getto a fermare un’idea che altrimenti svanisce. Antonella dipinge con tratto

veloce, dopo una lunga gestazione mentale, la sua mano si appropria del foglio o della tela

in maniera quasi aggressiva. Ama variare i suoi supporti seguendo l’estro del momento,

sempre padrona del buon gusto sa dove proseguire e dove fermarsi.

La professionalità acquisita di donna matura, la passione della grande pittua al

femminile la spronano ma allo stesso momento la limitano per trovare sempre la giusta

maniera, per far correre la sua originale vena artistica senza „strafare“, tipica delle sue

radici umbre e della sua toscanità e con l’aggiunta del buongusto austriaco, sempre così

misurato ed elegante.

Pier Francesco Listri, noto critico d’arte da tutti conosciuto, ebbe a definire la

pittura di Antonella „il giusto equilibrio tra la razionalità calvinista dell’Europa del Nord e

la meridionalità latina della sua terra mediterranea“. Ed io oserei dire di più, Antonella mi

sembra la farfalla impazzita di origine montaliana, che tenta di avvicinarsi alla luce della

lampada o della candela stando ben attenta a non bruciarsi le ali, per quel suo innato Dna

che le suggerisce la Misura.

Osservando la sua grande produzione, sono sempre rimasta affascinata dalla

grande varietà dei soggetti ritratti. Paesaggi marini dagli stupendi blu cobalto e

acquamarina, fino ai fiori in cui predomina il rosso nelle sue mille sfumature, o il giallo

solare del girasole che cattura l’osservatore fino a farlo diventare parte integrante del

quadro, con la scelta del formato 60x60 della tela, a definire ancor più la perfezione. Per

non parlare poi dei ritratti che Antonella crea velocemente senza ripensamenti, ma pieni di

vita, di quella vita che lei ama immensamente e che fa amare anche a chi, come noi,

osserva le sue opere. Basta guardare la tela dedicata alle farfalle, dove l’esplosione dei

pigmenti, arriva quasi alla follia, come se le papilio fluorescenti esplodessero da un magma

vulcanico ma che al posto di lapilli e scintille, ali fragili e delicate fuoriescono da quel

miscuglio incandescente, da quel caos primordiale, creando una danza in ascesa.

 

L’epifania del suo „vero“ si ferma e viene sublimata in quel processo intellettuale

che chiamiamo poesia e insieme sospendono quegli attimi bui che la vita ci riserva.

Antonella ci fa vedere con occhi limpidi, cuore caldo e mente serena, anche quello

che apparentemente non vediamo e ce lo presenta sulla tela con quella semplicità che

sembra quasi banale, ma che invece è frutto di tanto mestiere.

Grazie Antonella, cosa possiamo augurarti....? Che tu continui a farci vedere il Vero

Visibile sempre ammantato di POESIA“.

Barbara Lombardi Santoro

Vernissage Hotel Villa La Palagina (7 agosto 2015)

Dalla realtà al sogno, dall'immaginazione al vero: il colore come espressione dell’anima

Guido Folco: Direttore, Fondatore e Curatore del Museo MIIT di Torino, Italia

Dalla realtà al sogno, dall’immaginazione al vero: Antonella Brizioli interpreta le emozioni attraverso il

movimento e il dinamismo gestuale della pennellata, il segno e il colore. Quest’ultimo, in particolare,

rappresenta la sua cifra stilistica predominante, grazie alla sensibilità cromatica dell’artista che diventa

espressione quasi terapeutica e rinnovatrice dello spirito. La lucentezza dei riflessi, le trasparenze delle

sovrapposizioni armoniche ed equilibrate dei toni e delle sfumature, la fusione naturale dei pigmenti che dà origine a sempre nuovi effetti e colori rappresentano, per Antonella Brizioli, altrettanti istanti e condizioni esistenziali, una sorta di memoria fissata sulla tela che racconta stagioni e momenti della vita. Un volo libero di farfalle o un cielo percorso da nuvole e vento altro non sono che metafora dell’anima, astrazione silente di una metafisica del reale che l’artista ci invita ad indagare con la speranza di una purezza ritrovata. I colori di una maschera, simbolo della commedia e del dramma dell’esistenza, celano invece i moti dello spirito, con veemenza e potenza espressiva, svelando al contempo l’essenza dell’artista, quel desiderio di gioia e sorpresa di cui si è sempre alla ricerca. Nel ritmo incalzante della sua pittura, dei passaggi cromatici e tonali, Antonella Brizioli compone sinfonie di linee, forme, colori in una suggestione continua di sensazioni e stati d’animo personali e universali.

 

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